Pensavate che fosse finita? Stavate tirando un sospiro di sollievo?

Mi dispiace, ma siamo ancora qua con i nostri Focus dedicati a tutti gli autori 😉

Oggi ho ben tre vittime sacrificali, scoprite cosa mia hanno raccontato 🙂

End of the Road Bar

End of the Road Bar è il mio primo romanzo. Appartiene al genere della narrativa e racconta l’intrecciarsi delle vite di sette sconosciuti che si incontrano, apparentemente senza motivo, nello stesso bar. L’End of the Road è un luogo particolare: misterioso, affascinante, decadente eppure accogliente. Nascosto nel vicolo di una metropoli senza nome è il regno di Penny, la cameriera: una ragazza algida, dall’imperterrita espressione enigmatica che si aggira con fare sapiente per i pochi tavoli sparsi per la sala. Una sera di fine aprile, sette avventori varcano la soglia del bar e si ritrovano intrappolati al suo interno a causa di una tempesta. Sarà questo pretesto a sciogliere gli imbarazzi prima e a spingerli a raccontare le vicissitudini delle loro esistenze poi, i loro peccati, i loro segreti, tramutando Penny nel loro confessore.
Il gruppo è variopinto ed eterogeneo. C’è Hiroe, una signora asiatica che ha vissuto gli orrori della guerra nel Giappone rurale per poi scappare in America per rincorrere i suoi sogni; David, un ballerino dal passato doloroso che trascina il pesante fardello della sua identità, Lana, sua moglie, una ragazza inglese che ha conosciuto l’abbandono in tutte le sue forme, per poi sublimarlo nell’arte del canto. Milo, un travestito di mezza età che viene da Salisburgo e che trascina i clienti dell’End of the Road in un viaggio lungo fino all’India e ai suoi culti misterici.
E poi c’è una coppia di freschi sposi, Zaccaria ed Elizabeth e un giovane giornalista dal passato turbolento, Sean: di loro sentiremo parlare nella seconda parte (già scritta) del romanzo, in uscita nel 2019.
End of the Road Bar parla di molte cose: amore, peccato, tristezza, felicità, identità. Eppure l’argomento centrale è sicuramente l’umanità. Le storie dei sette riflettono tutto ciò che di luminoso e oscuro convive nell’animo di ognuno, compreso il caleidoscopio di possibilità e conseguenze che le nostre azioni comportano.

SteamBros Investigations

– SteamBros Investigations – L’armonia dell’imperfetto


Sotto il segno dei “Fratelli a Vapore” si svolgono le avventure dei fratelli Hoyt, una coppia di investigatori privati che, in un’epoca vittoriana alternativa in chiave steampunk, percorrono le fumose strade di Londra sul loro sidecar speciale in cerca di quelle risoluzioni che le forze dell’ordine trascurano in cambio di celeri e spesso imprecise conclusioni di comodo.
La loro sete di giustizia nasce in una vigilia di natale nevosa quando furono consegnati al loro zio che li avrebbe cresciuti, da solo, dopo che la loro famiglia era andata in pezzi in seguito alla misteriosa, e mai realmente risolta, scomparsa della loro sorella maggiore Emma.
Melinda e Nicholas entreranno in scena dopo il ritrovamento di Lord Bamminton, un apparentemente impeccabile nobiluomo, morto. Il Capitano Morris, figlio di quel Capitano Morris che archiviò come “allontanamento volontario” la scomparsa di Emma, pensa a un evidente caso di suicidio ma gli Hoyt non sono della stessa opinione e le loro indagini sveleranno un vaso di Pandora inatteso e insospettabile.
Primo di una trilogia, “L’armonia dell’imperfetto” è anche un primo passo in una graduale immersione del mondo steampunk, per consentire a chiunque di avvicinarsi a un genere ancora abbastanza di nicchia, almeno qui da noi, ma che ha tutto il potenziale per prendere piede bene e in rapida evoluzione.
Il genere della trilogia è un ibrido tra il giallo investigativo vecchio stile, alla Sir Arthur Conan Doyle, e il fantascientifico (lo steampunk viene ubicato come sottogruppo del fantascientifico) ed è impostato in modo da incuriosire il lettore, tra citazioni e veridicità storiche, in modo da spingerlo a fare successive ricerche tra classici e vicende narrate da autori dei grandi classici.
In fondo vengono apportate anche le ricette originali di quello che i personaggi mangiano in modo da consentire, al lettore, di entrare nell’avventura con altri due sensi, oltre alla vista: L’olfatto e il gusto.

– SteamBros Investigations – L’anatema dei Gover


La seconda avventura dei “Fratelli a Vapore” comincia immediatamente dopo la rivelazione finale del precedente episodio.
Anche in questo episodio, come nel precedente, continua la presenza delle frasi di fine capitolo, poste per creare un filo conduttore nella trama, e l’ultima frase del primo episodio dà il via al primo capitolo del secondo come se la narrazione non si fosse mai fermata.
In questo secondo episodio, i fratelli Hoyt, abbandonano la loro Londra per recarsi a Glasgow, in Scozia e lo faranno, soprattutto Melinda, con le infinite incertezze che l’abbandono della loro zona franca gli trasmette.
Apparentemente giunti in Scozia per proseguire un’inattesa indagine sorta alla fine del primo episodio, i due si ritroveranno imbarcati in una nuova indagine intricata e misteriosa tra la leggenda popolare e il mistico.
Incontreranno nuovi personaggi, ne ritroveranno di già noti e proseguirà la tradizione di sfiorare veridicità storiche e/o letterarie che consentiranno al lettore di scoprire e riscoprire cose un po’ ingiustamente perse nel tempo.
Persisterà ad aleggiare, almeno nei pensieri di uno dei personaggi, quella guest star narrativa che già aveva fatto capolino nel primo episodio, ma ne incontreremo anche una nuova, questa volta storica, sul finale di questo romanzo.
Alle veridicità storiche e narrative, in questo episodio, sono state aggiunti veri luoghi ancora adesso esistenti e visitabili in caso di viaggio in Scozia e dintorni.
Il finale di romanzo, come nel primo episodio, chiuderà degli enigmi ma produrrà abbastanza materiale per consentire al lettore di poter tirare le somme, insieme ai personaggi, nel terzo e conclusivo capitolo della trilogia.
Anche in questo secondo episodio sono presenti le ricette originali e aumentano, oltre alla presenza di steampunk che avrà una vera esplosione nel terzo episodio, le citazioni spiegate nelle appendici per consentire al lettore di correre a soddisfare la sua curiosità tra miti, leggende e grandi classici narrativi e non solo.

-Marika Vangone