Il grigiore del fumo, l’odore della pioggia, l’umidità che penetra fin dentro le ossa. La nebbia che copre tutto con il suo bianco manto, nascondendo all’occhio umano segreti inconfessabili….
Oggi ho invitato al mio tavolino due autori che sanno perfettamente, come portare la luce e dipanare la coltre nebbiosa che copre tutti i misteri: L.A.Mely e Alastor Maverick.
Ragazzi, benvenuti! Iniziamo con la domanda di rito: che bevande associamo ai vostri due romanzi?
Ciao a tutti!
“SteamBros Investigations – L’armonia dell’imperfetto”
La bevanda che abbiniamo a questo romanzo è senza ombra di dubbio l’ASSENZIO SOUR nella ricetta originale francese, non tanto perché è una delle passioni dell’aleggiante, ma mai palesato, Sherlock Holmes ma più perché è una delle bevande preferite di uno dei due protagonisti, Nicholas Hoyt.
L’ASSENZIO SOUR, anche detto “Fée Verte” (“Fata Verde”), era un liquore dolceamaro dal tipico colore verde (ecco il motivo del colore della “fata”) definito “nettare proibito” capace di far letteralmente viaggiare la mente al di là del tempo e lo spazio, adagiando il viaggiatore in un mondo dei sogni capace di ispirare opere e guizzi di genio. Forse per questa caratteristica ha stregato, nei secoli, numerosi artisti (soprattutto pittori e scrittori) detti “maledetti” (alcuni nomi celebri che amavano questa bevanda furono Degas, Picasso e Verlaine).
In realtà il suo potere allucinogeno era molto probabilmente legato al suo “essere proibito”. Non potendolo realizzare nelle distillerie legali, infatti, il prodotto veniva a contatto con sostanze vagamente tossiche come sali di rame, tintura di anilina e antimonio tricloruro che uniti alla alta concentrazione di alcol e al Tujone (noto anche come “Absintolo” o “olio essenziale di Assenzio”), previsti dalla ricetta originale, conferivano a chi lo assumeva stati di catalessi o completa incoscienza. In realtà è un ottimo distillato che favoriva la digestione e il rilassamento, quando assunto in moderate e monitorate quantità.
Il modo di consumarlo “alla francese”, che è quello che amano Nicholas Hoyt e Sherlock Holmes (oltre ai sopra citati “peti maledetti”) prevede questi semplici quanto delicati passaggi:
– Versare il liquore nel bicchiere dove viene poi appoggiato il tipico cucchiaino piatto traforato con una zolletta di zucchero.
– Aggiungere acqua gelata sopra la zolletta in modo da farla sciogliere lentamente nell’assenzio che inizierà ad avere una consistenza lattiginosa meglio nota come “effetto louche”. Attenzione! L’acqua versata dovrà essere equivalente a 3 volte la quantità di assenzio messa precedentemente nel bicchiere.
– Mescolare quindi il composto aggiungendo del ghiaccio e servire.
La foto che abbiamo scelto è estiva ma rappresenta anche il lato “proibito” della bevanda per cui è notturna e misteriosa
“SteamBros Investigations – L’anatema dei Gover”
Nel secondo episodio, i fratelli Hoyt, spostano le loro indagini a Glasgow e se parliamo di Scozia non possiamo che abbinare il romanzo all’original SCOTCH WHISKY.
L’origine di questa bevanda, o meglio di come viene distillato, è antichissima e pare risalga addirittura al 2000 a.C. per opera del cinesi.
Il nome della bevanda, che è legalmente protetto e depositato con la sua ricetta originale dal 1988, è la storpiatura inglese del gaelico “uisge beatha” che significa, semplicemente “acqua vite”. Sempre dal 1988 è vietato produrre in Scozia whisky se non si tratta di scotch.
Le distillerie scozzesi autorizzate alla sua produzione sono solo 92 ma se si parla di “single malt” la quantità scende molto, poiché la stragrande maggioranza di loro preferisce produrre la versione blanded che vede l’unione di differenti “single malt” provenienti, spesso, da ubicazioni diverse che conferiscono al risultato un bouquet finale più particolare.
Le distillerie sono solitamente posizionate in luoghi lontani dal centro urbano, un po’ per la comodità di essere vicini agli ingredienti principali ma, soprattutto, per consentire al prodotto di riposare tranquillamente nella lunga fase di stagionatura. Vengono quindi preferiti aperta campagna o sponde di fiumi e laghi. Al momento le maggiori zone di produzione si trovano nelle seguenti località:
Highlands, Islands, Speyside, Islay, Campbeltown e Lowlands. L’ubicazione della distilleria conferirà l’impronta distintiva del prodotto ottenuto, in base agli ingredienti locali reperiti.
Il vero e originale SCOTCH WHISKY deve avere le seguenti caratteristiche:
– Deve essere stato obbligatoriamente distillato in Scozia, con acqua sgorgata in Scozia e orzo maltato Scozzese, macerato nella medesima distilleria che realizzerà la bevanda.
– Il distillato deve avere un aroma e un sapore che derivino dalle materie prime utilizzate in produzione, per cui la gradazione alcolica adottata non deve superare il 94,8%.
– Deve riposare e stagionare in un magazzino Scozzese all’interno di botti di rovere, per non meno di tre anni, con una capacità mai superiore ai 700 litri.
– Non potrà mai chiamarsi SCOTCH WHISKY se alla lavorazione saranno aggiunte altre sostanze diverse da quella nella ricetta originale, fatta eccezione per acqua e, solo eventualmente, il caramello.
Da dove prendete ispirazione per i vostri scritti?
L.A. Mely: Nel mio caso sono
costretta a dire “da qualunque cosa”. Sono arrivata a pensare che non sono io a
trovare le ispirazioni, ma sono loro a venire da me. Sono un po’ una Oda Mae
Brown (Ghost) delle ispirazioni. Lei riceveva le anime dei defunti, io le idee
da cui trarre racconti. Mi è capitato di veder partire una trama toccando un
ciondolo, guardando un telefilm, leggendo un fumetto, mangiando qualche cosa,
ascoltando una canzone, facendo una passeggiata, viaggiando (anche solo sui
mezzi pubblici o in bicicletta) Quando gli SteamBros sono arrivati, nel mio
lato creativo del progetto, stavamo guardando la televisione insieme, anche se
ciascuno a casa sua, con Alastor. Per la parte creativa l’ispirazione può
arrivare davvero “da ovunque”. Per quanto concerne, invece, il metodo narrativo,
mi piace pensare che le mie storie sono ispirate a un film il cui rullo
cinematografico viene montato su un supporto (il libro) e le immagini scorrono
via tra le righe e le parole. Gli altri autori? Ce ne sono tanti che stimo e
ammiro moltissimo ma cerco sempre di distinguermi, fare una cosa che sia mia,
proprio per evitare che qualcuno possa trovare similitudini o veda in me il
tentativo, magari goffo, di emulare qualcun altro.
Alastor Maverick: Fino a non molto
tempo fa prendevo ispirazione dai miei autori prediletti, dalle loro storie e
dalle trasposizioni in tutte le salse. Ne cito un paio: Arthur Conan Doyle,
H.P. Lovecraft, Charles Dickens. Il punto è che per natura sono anche curioso e
aperto a nuove possibilità ed esperienze. Ora come ora l’ispirazione arriva
dall’interno. Non voglio più limitare la mia creatività a un solo genere o un
sottogruppo di generi. Tra l’altro focalizzandomi su qualcosa in particolare
non posso esplorare i miei orizzonti a tutto tondo e non posso comprendere
quale genere sia a me più congeniale. Sono in piena fase di sperimentazione
diciamo. Anche SteamBros 3 contiene parti sperimentali. Abbiamo fuso al puro
genere investigativo elementi di avventura, suspense, azione e ovviamente tanto
steampunk.
Quando avete capito qual era il genere giusto da scrivere per voi?
L.A. Mely: Credo di non averlo ancora trovato. Mi spiego. La trilogia che stiamo portando a termine è un ibrido tra un giallo investigativo vecchia maniera e un fantascientifico in puro stile steampunk. Prima di questa, le altre storie che ho raccontato, seppur rimaste inedite e chiuse in un cassetto, erano tutte “ibride di qualche cosa”. Da ragazzina avevo un tema fisso, che ibridavo con altri generi, che al momento ho accantonato per eccessiva “polvere depositata sopra”, ovvero il Romance. Ho fuso il genere con il fantasy, con il mistico, con il parodistico, con l’investigativo, con l’urban, l’avventura… Ora come ora credo di essere troppo disillusa dall’argomento per riuscire a trattarlo ancora, ma mai dire mai, nella vita. Le idee che abbiamo in cantiere, dal mio punto di vista, sono anche loro quasi tutte la fusione di almeno due generi. Mettiamola così, se il “genere ibrido” può dirsi esistente allora sì, mi è ben chiaro da sempre che gli Ibridi sono il mio genere e me ne sono resa conto subito perché amo trovare il modo di fondere due mondi e crearne uno nuovo. Judy Garland un giorno disse “Sii la versione originale di te stesso, non la brutta copia di qualcun altro”. Questo mi piace fare quando scrivo una storia (a prescindere che sia un romanzo o un breve racconto): Creare qualche cosa che si distingua (o almeno ci provo).
Alastor Maverick: Non posso ancora parlare di un genere giusto per me. Siamo partiti con quello che ci piaceva di più, che ci intrigava maggiormente. Ma sono ancora alla costante ricerca del mio genere. Sto sperimentando molte possibilità. Dall’urban fantasy, al fantasy classico, al fantascientifico fino all’erotico. Per il momento si può parlare solo di esercizi, ma sono certo che a breve nascerà anche l’idea per un bel romanzo corposo.
Ci sono nuovi progetti per il futuro?
L.A. Mely: Si, tanti. Per il momento
è presto per sapere quale sarà quello di “priorità 1”, perché gli SteamBros
sono ancora in fase editing e dal cuore non si sono ancora del tutto staccati
ma ho l’assoluta certezza che, dopo essermi asciugata le mie solite lacrime
d’addio ai personaggi, appena i fratelli Hoyt avranno preso (in definitiva) la
loro strada saprò riconoscere chi saranno i nuovi ospiti e sarà un onore, per
me, fare la loro conoscenza.
Alastor Maverick: I progetti in ballo sono diversi tra i quali ci sono pezzi scritti appositamente per partecipare a diversi concorsi letterari. È necessario per me comprendere quale sia il mio livello attuale e quanto io sia in grado veramente di entrare nel cuore dei miei lettori. Penso che i concorsi siano lo strumento giusto per fare palestra e trovare il genere più congeniale alla mia penna.
In ogni caso sto lavorando a un romanzo in solitaria e a un nuovo progetto a 4 mani sempre con L.A. Mely
A me non resta che ringraziarvi e lasciare ai nostri lettori dei brevissimi estratti dei vostri romanzi e la mia opinione ad essi!
ESTRATTI
“SteamBros Investigations – L’armonia dell’imperfetto” di Alastor e L.A. Mely Autori:
“…Quel lunedì mattina Melinda e Nicholas si erano recati al mercato rionale per fare scorte di frutta secca e qualche prelibatezza contadina. Si erano fermati davanti a una bancarella in legno inclinata in avanti, sulla quale erano disposte diverse cassette colme dei frutti della terra. Per prima cosa, Mel prese due zucche con entrambe le mani. Era intenta a soppesarle per scegliere la migliore quando improvvisamente si bloccò. Annusò l’aria un paio di volte, come avrebbe fatto un gatto percependo odore di intruso nel proprio territorio.
Nicholas notò subito quella reazione, anche perché Melinda si era bloccata con una zucca in ogni mano e lo sguardo dritto di fronte a sé nel vuoto. Aveva assunto l’espressione severa di una sfinge. «Va tutto bene?» le chiese, avvicinandosi con in mano un sacchetto di tela carico di noci e mandorle. «Avverto la presenza di truffatrice autorizzata da un fallace sistema organizzativo locale.» Il tono di voce era carico di astio, così come lo sguardo che rivolse al fratello. Annusò ancora un paio di volte l’aria. «Si trova alle mie spalle. Diciamo un… sei metri.» Sibilò. …”
“SteamBros Investigations – L’anatema dei Gover” di Alastor e L.A. Mely Autori:
«Secondo me Lady Stella si divertirà abbastanza qui domani», disse il ragazzo sorseggiando dalla sua fumante tazza. «Voglio dire, questa casa è talmente assurda e ci sono morti talmente in tanti che figurati se non sente qualche cosa.» Melinda annuì. «Te l’ho detto, Nicholas! Ci è morto qualcuno in quel salotto. Se ne sente l’odore per noi che siamo normali, figuriamoci per una che sente le presenze», ironizzò avvolgendo la tazza con le mani in modo da scaldarle. «Dai, smettila Mel… Lady Stella comunica con i defunti. Probabilmente c’è qualche cosa di scientifico anche le suo lavoro.» Melinda scosse il capo vigorosamente. «Non c’è niente di scientifico in una che finge di leggere il destino nei fondi del thè o che finge di comunicare con una presenza extra terrena. E’ solo suggestione buona per gli ignoranti!» concluse con fermezza prendendo la tazza per il manico e saggiando con le labbra la temperatura della sua tisana. …
«Io non ero certa… Io…» Si fermò, lasciò appesa la frase e sollevò gli occhi al soffitto come se avesse visto o sentito qualche cosa proprio nella direzione indicata da lui. «Passi!» sussurrò abbassando lo sguardo sbarrato e fissando il fratello. «C’è qualcuno nel salone sopra di noi, sento dei passi!» Prima ancora che Nicholas potesse aggiungere altro mollò la tazza sul tavolo e si precipitò fuori dalla cucina diretta al piano di sopra.
E siccome siamo ad Halloween, volendo, ecco anche un piccolo estratto dallo spin off gratuito a tema “SteamBros Investigations – Halloween’s Hellgate” di Alastor e L.A. Mely Autori:
«Ho visto la sua testa rotolare sulle mie scarpe e d’istinto l’ho raccolta. Sono abbastanza sicuro che sia morto.» La sua voce tremava e a questo punto anche il cuore di Nicholas aveva iniziato a sussultare. Per quanto stramba fosse quella storia, c’erano tutti gli elementi per accettare la situazione come plausibile. Forse non era stato un demone ma un killer. Forse aveva infarcito la storia esagerandola un po’. C’erano però due fatti che non si potevano ignorare: Morris aveva le mani sporche di sangue e quella sera qualcuno era stato ucciso.
Il parere di Elena
“SteamBros Investigations – L’armonia dell’imperfetto” e “SteamBros Investigations – L’anatema dei Gover” sono due romanzi molto particolari. In una fumosa Londra vittoriana, si muovono due fratelli, due investigatori. Attraverso uno stile narrativo semplice, senza inutili fronzoli, scorrevole e coinvolgente ed un intreccio narrativo ben sviluppato, arriveremo a conoscere i due protagonisti, complementari e indispensabili l’uno per l’altro e a scoprire le carte del mistero, risolvendo passo passo i casi su qui i due stanno lavorando.
La deliziosa leggerezza di questi testi, li rende perfetti per i giovani lettori e per chi approccia per la prima volta ad un genere affascinante e particolare come lo SteamPunk.
Vi aspetto al prossimo appuntamento!
Un abbraccio.
Elena