La nebbia fumosa e densa nasconde grandi segreti, a Nicolas Grimm, giovane bioingegnere toccherà il compito di riportare alla luce la verita.
Nicolas Grimm – Caccia all’esule è il romanzo di cui parleremo oggi e seduto di fronte a me, il suo autore: Fabrizio Fortino.
Ciao Fabrizio, benvenuto! Versiamo qualcosa nei nostri bicchieri: Quale bevanda associ al tuo romanzo e perché?
La bevanda scelta da associare a Nicolas Grimm – Caccia all’esule è il Tyl.
Con ogni probabilità la maggior parte di voi sentiranno nominare questo tipo di bevanda per la prima volta. Eppure era molto in voga nella fumosa metà del diciannovesimo secolo. Certo, molto in voga per chiunque fosse stato così incauto da frequentare qualche Breath House, quelle che ora siamo soliti chiamare fumerie, dove altrettanto incauti frequentatori erano soliti consumare l’oppio (mentre l’oppio consumava loro). Qui, il Dross, il residuo dell’oppio fumato, tossico ma molto ricco di morfina, veniva mescolato a tè o caffè per ottenere il Tyl. Una bevanda rilassante non c’è che dire!
Da dove prendi ispirazione per i tuoi scritti?
Avendo quasi sempre a che fare con ambientazioni storiche, dietro ogni mio scritto c’è un grande lavoro di ricerca. Spesso sono proprio queste ricerche che mi suggeriscono idee, o personaggi da poter rimaneggiare e usare nella trama. Non di rado, personaggi realmente esistiti fanno la loro comparsata nei miei romanzi.
Sei uno scrittore metodico o impulsivo?
Quando scrivo, l’impulsività è la mia regola. Difficilmente pianifico la trama e se lo faccio è solo per delinearne l’andamento (spesso su pezzi di carta che puntualmente perdo). Gli eventi arrivano per caso o per intuizione e la maggior parte delle volte mi portano da tutt’altra parte; allontanandomi, come un navigatore rotto, dalla meta che mi ero prefissato.
Ci sono nuovi progetti per il futuro?
Uno in particolare ha assorbito tutte le mie energie da due anni a questa parte. È un romanzo storico, ambientato durante il secondo conflitto mondiale a bordo di un U-boot (U-666), un sommergibile della marina tedesca. Ho avuto il piacere di cimentarmi in qualcosa di diverso dalle mie solite ucronie: un thriller storico con contaminazioni horror claustrofobico, dove l’occultismo e l’avventura la fanno da padroni.
Se dovessi scegliere una canzone come colonna sonora per il tuo romanzo sarebbe…
Qualsiasi album degli Abney Park. In particolare Aether Shanties che con Under the radar, Until the day you die e le altre, sono una perfetta colonna sonora steampunk.
Estratto
Inghilterra. Diciannovesimo secolo. Da anni il Paese è sotto attacco degli Esuli, spiriti evocati dalla dimensione eterea, liberi di vagare in questo mondo. Colpa degli psicoauguri direbbero in molti. Francis Barret Browning, sorvegliante del Dipartimento di Sicurezza Interna, è uno degli ultimi baluardi contro i mali procurati da queste entità malvagie. Armato solo da un’incrollabile fede verso il Dipartimento e della sua Remington, sta per fronteggiare la minaccia più grande che la città di Shattertown abbia mai dovuto affrontare. Eppure nulla è paragonabile a ciò che accadrà quando, durante un drammatico inseguimento, Francis e i suoi ibridi, Mia e Grammith, giungeranno all’Istituto di Bioningegneria e si imbatteranno in… Nicolas Grimm. Giovane e talentuoso bioingegnere, un ragazzo apparentemente come tanti altri, il cui destino s’incrocerà con quello del sorvegliante: per entrambi si apriranno così le porte di una sconvolgente realtà fatta di intrighi ed eventi inaspettati, tra pericolosi clan pechinesi, bambini necrofagi e arcane magie.
Il parere di Elena
Dallo steampunk al fantasy, accarezzando il thriller. Nicolas Grimm – Caccia all’esule è un romanzo che unisce in se diversi generi, fondendoli alla perfezione e avvicinando cosi i gusti di lettori di ogni tipologia. Impossibile annoiarsi con questo romanzo che, catalizza l’attenzione del lettore, tenendolo incollato alle pagine e trascinandolo in un vortice adrenalinico sorprendente.