Francesca Bertuca nasce a La Spezia nel giugno del 1987, una manciata di giorni prima del celebre discorso “Tear down this wall!” fatto dal Presidente degli Stati Uniti d’America, Ronald Reagan, a favore dell’abbattimento del muro di Berlino. Questo, in qualche modo, deve averla influenzata.
Sin da bambina, infatti, ha dimostrato una forte predisposizione alla creazione di storie, ma anche alla libertà. In seguito alla scomparsa della madre, avvenuta quando lei era ancora una ragazzina, questo bisogno si è fatto più forte. Compiuti i diciotto anni, inizia a lavorare all’estero e, poco più tardi, si trasferisce a Parigi per poi tornare definitivamente in Italia nel 2011.
Quattro anni dopo, inizia a scrivere il suo primo romanzo e, nel 2018, con il patrocinio dell’associazione culturale la Fenice, diventa docente di scrittura creativa presso la Biblioteca Comunale di Santo Stefano di Magra.
Sulla nuova Eurasia, devastata dalla guerra nucleare, piove cenere e i cieli sono oscurati da secoli. Nessuno ricorda i veri motivi che hanno portato al conflitto, né cosa fossero le armi da fuoco o l’energia elettrica. Le cause della rovina sono attribuite alla furia del dio Unico e si crede che solo la venuta di due anime pure, il Corsiero e la Bella, potrà riportare il mondo agli antichi splendori.
Dopo essersi riuniti, Alec, Lilienne e Caleb partono per Milano, nella speranza di trovare dei soldati di Reine disposti a scortare a castello la principessa e a offrire una buona ricompensa ai due Larsen per averle salvato la vita. Ma mentre il loro drappello si mette in marcia, l’esercito russo, capitanato da Taras Van de Lias, attraversa la falla nel Muro, sconfinando nel regno di Reine.