Violenza e bullismo: i mali della nostra epoca.
La nostra ospite di oggi ci accompagna a conoscerli da vicino, attraverso una storia cruda di vendetta e ossessioni.
Apriamo le porte a uno dei peggiori incubi mai raccontati e alla sua autrice: Lucia Guglielminetti
Ciao Lucia, benvenuta! Quale bevanda associ al tuo romanzo e perché?
Ciao a tutti. Solo roba forte, per Versus! Whisky, possibilmente Jack Daniel’s, Vodka, Gin, e litri di birra. La sobrietà, per i Rip n’Tear, non è compresa nel contratto. 😉
Da dove prendi ispirazione per i tuoi scritti?
Dipende dagli scritti. Per Versus il richiamo è stato il mio amore per la musica rock. Quando avevo vent’anni, poi, ero una fan sfegatata dei Guns n’Roses e l’idea originaria per questo libro è nata allora. Dico fan sfegatata, ma ho sempre odiato le ragazzine isteriche che piangevano e urlavano di fronte ai loro idoli. Le rockstar sono pur sempre persone e nessuno ama essere trattato come un fenomeno da baraccone. Così mi sono messa a pensare a cosa potrebbe fare una di queste fanatiche se avesse poteri paranormali e un conto in sospeso… ed è nato Versus.
Sei una scrittrice metodica o impulsiva?
Impulsiva! Sono allergica a scalette troppo dettagliate, schede, tutto ciò che è pianificazione stretta e che può imbrigliare troppo i personaggi. A me piace lasciarli parlare e vedere cosa tirano fuori. Di solito non sbaglio.
Ci sono nuovi progetti per il futuro?
Sììì! Ho appena fatto uscire in self il sesto volume della mia saga vampirica RVH, ma sto anche scrivendo un horror che mi sta dando molte soddisfazioni. Non ha ancora un titolo, ma parla di un armadio molto cattivo! Spero di poterlo condividere con voi al più presto.
Scegli una colonna sonora per il tuo romanzo.
Non può che essere una canzone dei Guns n’Roses. Direi Estranged.
Vi lascio un breve estratto del romanzo e il mio parere ad esso.
Estratto
Solitudine. Johnny si rese conto di non averla mai conosciuta davvero. Ora era lì, fredda, triste, con le sue lunghe braccia ad avvolgerlo sempre più stretto. Due giorni prima avrebbe dovuto partire, rimettersi in viaggio con quelle persone che non lo consideravano più uno di loro. Escluso. Era fuori discussione.
Aveva lasciato un messaggio sulla segreteria del manager chiamandosi fuori da quell’inutile farsa e non aveva nemmeno ricevuto una telefonata di insulti e recriminazioni, come ai vecchi tempi. Niente. Sarebbe potuto benissimo essere morto.
Il parere di Elena
Un romanzo che parte in sordina, trasformandosi in breve nel peggiore incubo mai visto. Una protagonista apparentemente “normale” simile ad altre mille ragazzine della sua età, bullizzata, derisa, schiacciata dalla società, con un sogno, un’ossessione che non le da pace. Beatrice saprà farsi amare e nel contempo odiare e vi trascinerà con lei in un escalation di violenza forte e angosciante che non vi darà tregua e vi terrà con il fiato sospeso, fino all’ultima riga.
Vi aspetto al prossimo appuntamento
Un abbraccio
Elena