Il tarlo della scrittura mi ha perseguitato fin dalla tenera età, ma tutti gli scritti di quell’epoca lontana sono finiti nel cestino, sebbene siano rimasti nei miei ricordi.
Fin da piccolo mi sono cimentato in ogni forma d’arte: disegno, pittura, scultura, modellismo, lasciandomi contaminare da qualsiasi genere o stile, accogliendo con entusiasmo suggerimenti e consigli da chiunque sia disposto a darmene.
È però in età adulta che la passione per la scrittura si è fatta pressante, provocandomi il bisogno ossessivo di mettere su carta ogni immagine o pensiero che ruota intorno a una vicenda ben precisa, in luoghi e tempi al di là dell’immaginario. Questo vorticare di pensieri mi ha portato, infine, alla realizzazione de I misteri di Black Port, il mio primo romanzo, la mia storia, e poi di Nicolas Grimm – Caccia all’esule e di molto altro ancora.
Anno 2017.
La nave oceanografica russa Nadezhda durante una missione di routine in Antartide, intercetta uno strano segnale audio e la presenza di un misterioso relitto sommerso a poche miglia dalla costa. Nessuno dei membri dell’equipaggio può lontanamente immaginare quale realtà si celi tra i gelidi abissi della baia di Muhling Hiffman.
Inghilterra, Diciannovesimo secolo. Il Paese è sotto attacco degli Esuli, spiriti evocati dalla dimensione eterea, liberi di vagare nel nostro mondo. Colpa degli psicoauguri direbbero in molti.
Francis Barret Browning, sorvegliante del Dipartimento di Sicurezza Interna, è uno degli ultimi baluardi contro queste entità malvagie.