Il dio dalle lunghe dita
€ 14,90
Sbircia nell’armadio, se hai il coraggio.
In un pomeriggio d’estate, Marco e Francesco scovano un vecchio armadio nelle stanze in disuso della casa dei nonni. Marco chiude Francesco nell’armadio, per gioco. Non sa che quel gesto cambierà per sempre la sua vita e metterà fine a quella del fratellino. Qualcosa di terribile e oscuro si annida oltre le ante dell’armadio, ma solo molti anni dopo Marco scoprirà di cosa si tratta e deciderà di combatterlo, per se stesso e per il fratello scomparso. Spaventose divinità, riti druidici e la storia di una vita alla costante ricerca di riscatto.
Ele – @la.lettrice.caotica –
I mobili vecchi e polverosi, specialmente se arredano una casa altrettanto vecchia, polverosa e inquietante, non mi sono mai piaciuti. Se poi prendiamo in considerazione un armadio mangia-bambini, mi piacciono ancora meno.🫠
“Il dio dalle lunghe dita” è un h0rror ambientato in Italia che vede come protagonisti Marco e Francesco. In un pomeriggio d’estate, i due bambini decidono di esplorare insieme un’ala ormai in disuso della casa dei nonni. Marco chiude per scherzo Francesco nell’armadio, ma una volta riaperte le ante, del fratello non c’è più traccia. Qualcosa di terribile si annida dietro le ante dell’armadio, e questo evento sconvolgerà per sempre la vita di Marco, che cercherà di combatterlo per vendicare il fratellino scomparso.
Questa storia mi è piaciuta molto per diversi motivi: innanzitutto non è il solito h0rror trito e ritrito, ma ha anche una buona componente psicologica. Durante tutta la lettura, infatti, Lucia descrive benissimo la sofferenza provata da Marco per la perdita del fratello, per l’allontanamento di amici e genitori, per il bull1sm0 subito durante gli anni di scuola.
Però ovviamente sempre di un h0rror si tratta, e vi assicuro che è davvero inquietante. Lo stile è scorrevole, infatti il libro si divora in pochissimo tempo, ma non è eccessivamente semplice. I personaggi sono ben caratterizzati e restano impressi. L’unica cosa che non mi ha fatto impazzire è il risvolto “fantasy” che ha preso verso la seconda metà.
Comunque è un ottimo romanzo horror, mi ha inquietata e intrattenuta, e mi è piaciuto un sacco il finale! Lo consiglio🌟